Cose che nascono da un semplice invito
Trascinata dell’entusiasmo e dall’invito di Sara Bari, una decina di giorni fa ho partecipato al DIGITALmeet, un festival diffuso dedicato al digitale. Sara, di LoveMarketing, che ha organizzato l’evento, mi ha chiesto di raccontare la mia storia all’interno di un appuntamento sulle professioni e sulle nuove prospettive tracciate dal digitale.
Inizialmente ho accolto l’invito con una certa leggerezza.
Poi, quando è stato il momento di riflettere sulla traccia del mio intervento, sono sorti i primi dubbi. In particolare mi chiedevo quali contenuti utili e interessanti potessi dare io alle persone in sala. Sarei stata all’altezza?
In prima battuta, pensavo avrei parlato di terzi: volevo dare qualche numero e riportare delle casistiche di successo professionale reso possibile grazie al digitale. Ma non ero poi così convinta che questa fosse la soluzione.
Mi sono chiesta che tipo di intervento avrei voluto ascoltare se mi fossi iscritta a un evento del genere.
Con ogni probabilità avrei cercato coerenza, in primis: mi sarei aspettata di sentire le esperienze delle persone chiamate a parlare e di scoprire qualcosa in più sul loro percorso.
Bingo! Ecco la traccia.
L A M I A S T O R I A .
Niente di più e niente di meno. Fatta di scelte, ora casuali, ora assolutamente volute, ma fatta anche di quegli strumenti che negli anni ho testato e che ho scelto per comporre la mia cassetta degli attrezzi.
E così è stato.
Ho fatto il punto sul mio percorso e ho messo a sistema diversi elementi della mia vita professionale che spesso, per velocità e per molteplicità di cose da fare, vengono presi singolarmente.
Ho focalizzato le cose a cui ho rinunciato lasciando il posto fisso.
Ho selezionato gli strumenti mai più senza, cioè quelli che davvero utilizzo sistematicamente.
E li ho riordinati in modo da poterli condividere e mettere a disposizione di altre persone*.
Ma sono successe anche un sacco di altre cose.
Sono tornata a parlare in pubblico, dopo parecchio tempo.
Ho raccontato di me, forse per la prima volta da un punto di vista professionale.
E soprattutto, ho pubblicato questo sito! che è ancora in progress, ma è online ed è già un risultato.
Ho sperimentato sulla mia pelle che non è necessario essere perfetti per partire.
Ma che è utile essere se stessi. E fare.
Accogliere un invito, una sfida anche insolita come questa che Sara ha lanciato a me, chiede di misurarsi con se stessi, chiede di uscire dalla nostra beneamata zona di comfort, rimboccarsi le maniche e fare strada.
Tutto il resto, quel che accade dopo, garantisco, vale il viaggio.
*Per chiudere – come promesso durante il DIGITALmeet – per chi c’era e per chi non c’era, ho preparato una mini-guida alle NON sedie, i miei rimedi analogici e digitali per la libera professione (e non solo!). Troverete una buona parte di ciò che ho raccontato durante l’evento (inclusa la dritta che ci ha dato Natalia Bertelli), con l’aggiunta di ulteriori strumenti che utilizzo per destreggiarmi nel traffico professionale. Per riceverla è sufficiente iscriversi alla mia Newsletter, a questo link; chi è già iscritto la riceverà con la prossima mail.
A presto!